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Più valore se la casa è “full-optional”

Scritto da Ernesto_Rubolino il 14 Marzo 2008
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casa domotica

La domotica sta rivoluzionando il modo di abitare, costruire e ristrutturare. La tecnologia è ormai entrata in casa e, nonostante i ritardi, anche in Italia molte cose stanno cambiando.
Come si sa, quando si parla di innovazione tecnologica, molto spesso l’Italia è un passo indietro rispetto ai Paesi più avanzati. Il fenomeno appare in tutta la sua evidenza guardando a quanto sta accadendo in uno dei settori tecnologici attualmente più interessanti: la domotica, ossia quell’insieme di soluzioni, apparecchiature, impianti e sistemi in grado di rendere una casa “intelligente” ed ecocompatibile.

La tecnologia entra in casa…
Una casa, cioè, tecnologicamente attrezzata in modo da aumentare il livello di sicurezza (impianti antifurto, antintrusione, controllo fughe di gas, incendi, allagamenti, videocontrollo locale e a distanza, telesoccorso ecc.), da semplificare le attività quotidiane (accensione/spegnimento automatico delle luci, attivazione e comando degli elettrodomestici, gestione dell’impianto di climatizzazione, riscaldamento, irrigazione del giardino ecc.), da risparmiare energia (grazie, ad esempio, alla termoregolazione dei singoli locali abitativi e al costante monitoraggio dei consumi energetici) e ridurre i costi di gestione generati da sprechi o dimenticanze.
Insomma, tutto quanto necessario a proiettare l’ambiente domestico nel futuro e a rendere le abitazioni più confortevoli, più sicure, più economiche e più rispettose dell’ambiente. In pratica, quello che ognuno di noi vorrebbe.
Eppure, nonostante si faccia un gran parlare dell’esplosione di questo comparto – con trend di crescita che all’estero, in particolare in USA, superano il 30% annuo – e nonostante si prospettino ulteriori incrementi per il prossimo futuro (secondo AssoDomotica +1000% di installazioni entro il 2010), in Italia la domotica soffre dello stesso male di cui soffrono molte tecnologie innovative: la diffidenza.

La domotica alla portata di tutti
Così, vuoi per la mancanza di informazione verso il grande pubblico, che continua a pensare alla domotica come ad un gadget di lusso appannaggio soltanto di pochi, vuoi per un’eccessiva prudenza degli addetti ai lavori, che preferiscono restare legati a soluzioni note anche se superate piuttosto che “avventurarsi” in tecnologie innovative, sono ancora in pochi ad aver compreso le enormi potenzialità di questi dispositivi in termini di maggior sicurezza, comfort, risparmio energetico e, soprattutto, valore delle abitazioni.
Eppure, grazie anche alla diffusione delle tecnologie wireless e di quei minicomputer che continuiamo a chiamare cellulari, al calo dei prezzi e alle recenti novità legislative volte ad incentivare l’acquisto di prodotti e strumentazioni eco-compatibili, la domotica è oggi quanto mai accessibile e attuale.
Non a caso, costruttori e grandi proprietari immobiliari stanno correndo ai ripari. Mentre infatti, da un lato, il settore edilizio, certo del ritorno economico dell’investimento, sta cominciando, anche a livello locale (es. cantiere di Via Tonale a S.S. Giovani attualmente disponibile presso la nostra agenzia), a proporre abitazioni dotate di tecnologie domotiche e soluzioni per il risparmio energetico, dall’altro i gruppi immobiliari stanno progressivamente dismettendo o riqualificando gli immobili a basso contenuto tecnologico e alto impatto ambientale, con evidenti ricadute sui prezzi.
Per questo è bene che i privati in procinto di acquistare o vendere un immobile comincino a muoversi con più attenzione e a selezionare costruttori, agenzie immobiliari e offerte presenti sul mercato, consci del fatto che il valore di una casa sarà sempre più legato alla sua dotazione tecnologica e alla sua capacità di rispettare l’ambiente.

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