Prezzi e tassi di interesse in calo. C’è aria di saldi sul mercato immobiliare
Come il corpo umano di fronte a un’infezione, il sistema economico reagisce ai momenti di crisi attivando una sorta di sistema immunitario capace di produrre gli “anticorpi” necessari a contenere i danni e a porre le basi per la “guarigione”. Il mercato, come sostengono i liberisti, è cioè in grado, non senza conseguenze e dolori chiaramente, di autoregolarsi e di ritrovare da sé l’equilibrio. Ed è proprio questo il fenomeno a cui stiamo assistendo: un repentino riassetto globale che il termometro della crisi non manca, giorno dopo giorno, di misurare e porre alla nostra attenzione.
La crescita infinita non esiste
Tutto quanto sta accadendo era sostanzialmente inevitabile, anche perché la crescita spasmodica senza fine non esiste. La storia insegna infatti che ad un periodo di espansione corrisponde sempre un periodo di contrazione, come in un inesorabile ciclo in cui la recessione interviene come cura agli eccessi della crescita e viceversa. E di eccessi in questi ultimi anni se ne sono accumulati non pochi: prezzi e tassi che crescevano senza logica, stipendi che restavano fermi al valore in Lire, finanziarizzazione dell’economia, terziarizzazione ed esternalizzazione esasperata dei processi industriali, indebitamento smisurato, abbattimento dei costi e inspessimento dei margini. Tutti fattori che hanno innescato la reazione immunitaria e generato un ciclo inverso con prezzi, consumi, tassi e investimenti in discesa. Ma se questo, da un lato, è la quinta essenza della crisi, quasi lo scotto da pagare per i bagordi del passato, dall’altro rappresenta un passaggio denso di opportunità di investimento. Con i prezzi e i tassi in caduta libera, infatti, sarà sempre più facile trovare sul mercato interessanti occasioni per investire il proprio denaro con la “quasi certezza” che il valore dei beni acquistati non potrà che salire.
Il mercato immobiliare verso i saldi di fine stagione
Il discorso vale, evidentemente, anche per il settore immobiliare che, dopo anni di crescita apparentemente inarrestabile, sta ora attraversando un periodo di stanca. I prezzi stanno progressivamente tornando indietro di anni, mentre i tassi di interesse sono in piena tendenza al ribasso. Per questa ragione, da qui a qualche mese, quando le turbolenze si saranno quietate, il mercato degli immobili potrebbe essere, in prospettiva, quello più interessante per costi di accesso, sicurezza e prospettive di crescita. Chi è intenzionato ad acquistare una casa dovrebbe dunque cominciare a pensarci, anche perché, guardando al lungo periodo, cioè all’arco temporale su cui si valuta un investimento immobiliare, è molto probabile che dovranno passare parecchi anni prima che si ripeta un altro periodo con prezzi da saldi di fine stagione come quello attuale. Di contro, ai tanti venditori che potranno non vedere nulla di positivo in tutto questo, ci sentiamo di dire che è certamente meglio un mercato in movimento su prezzi contenuti che un mercato fermo in cui domanda e offerta faticano ad incontrarsi.