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Nuove opportunità per far fruttare un immobile

Scritto da Ernesto_Rubolino il 28 Marzo 2013
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antenne cellulari

Si è aperta una nuova corsa per posizionare sui tetti e le terrazze delle nostre case le antenne per i telefonini di nuova generazione. I canoni calano ma restano interessanti.

Come si sa, in questo periodo di forte incertezza, mentre la maggior parte degli indicatori economici rimane ben al di sotto dello zero, anche il mercato immobiliare non sembra in grado di muoversi in controtendenza. In un simile contesto, che assegna ai compratori un potere contrattuale superiore alla norma, le compravendite tendono a concludersi con tempistiche piuttosto lunghe e, normalmente, a prezzi non sempre in linea con le richieste dei venditori.

Come far rendere gli immobili… anche affittando il tetto
Visto anche l’avvento della nota IMU, per molti italiani diviene dunque fondamentale trovare il modo di far fruttare gli immobili ed in particolar modo quelli vuoti o usati saltuariamente. Su questo fronte una soluzione può certamente essere l’affitto, mediante il quale è possibile trasformare quattro mura in una fonte di reddito sicura e continua.
Di recente, tuttavia, in taluni contesti, soprattutto urbani ma non solo, si è concretizzata una nuova opportunità per ottenere da un immobile un rendimento costante. Stiamo parlando della possibilità di concedere in locazione, a uno dei tanti operatori telefonici, i tetti e le terrazze, per posizionarci le antenne dedicate alla telefonia mobile.

Gli operatori alla caccia di nuove location per le antenne 4g
Si dirà, il momento giusto è passato. Bisognava muoversi qualche anno fa, in occasione delle prime installazioni dei sistemi gsm e, successivamente, di quelli 3g. Non è proprio così. La tecnologia avanza a passi da gigante e oggi propone un nuovo protocollo, il 4g, in relazione al quale le aziende attive nel settore si stanno già muovendo per trovare le migliori posizioni dove collocare le proprie antenne.

Parliamo di cifre
Venendo agli aspetti economici, nonostante il calo degli ultimi anni, i canoni restano ancora piuttosto interessanti. Gli importi, che prima oscillavano tra i 20.000 e i 25.000 euro/anno, oggi si collocano intorno ai 12.000-15.000 euro per periodi che vanno da 9 a 12 anni. Dunque, tutto sommato, un bel gruzzolo, una somma che potrebbe tornare utile a molti condomini. Considerando infatti uno stabile con 30 appartamenti, si tratterebbe di una rendita di 400-500 euro l’anno per ogni unità, una cifra che, pur potendo sembrare di poca entità, dovrebbe permettere di coprire, almeno in parte, le spese condominiali.
L’importante, nel caso foste contattati da un operatore, è di farsi assistere da un tecnico e da un avvocato, che sapranno certamente supportarvi in tutte le fasi e, perché no, anche nella contrattazione del canone.

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